sabato 7 novembre 2009

I racconti del Concorso Il Cielo in una stronza

L’anniversario
(Racconto I classificato al Concorso “Il Cielo in una Stronza”)
di Riccardo Carli Ballola

Il veleno per topi era a base di fragola.Mariangela l'aveva messo nel carrello per primo, poi si era sentita libera di pensare al dolce, e allora aveva comprato tutto il resto: uova, mascarpone, savoiardi, barrette di cioccolato.Silvano invece aveva pensato al vino.Era il loro anniversario e, oltre al "tiramisù", lei avrebbe preparato dei tagliolini con i gamberetti e, per secondo, branzino al cartoccio. Per prima cosa, arrivando a casa, Mariangela sparse il veleno in cortile, così quelle bestiacce che lo infestavano, per le quali il formaggio non era più efficace, sarebbero state definitivamente eliminate. Poi si diede da fare per realizzare i piatti speciali che si era prefissa.Lui ripose in fresco due bottiglie di vino.
Silvano aveva cinquant'anni compiuti, lei cinque di meno, si volevano bene e stavano insieme da circa trenta. Erano tanti.Sulla torta c'erano trenta candeline da accendere. Silvano si sbrigò a finire il primo; quasi correva per arrivare in fondo alla cena.Versò il vino a Mariangela e lei bevve.Ci stava perfetto.Lui invece era già al branzino, senza aver bevuto un goccio.Prima di finire i tagliolini il viso di Mariangela cadde con un tonfo sul piatto, gli occhi sbarrati e la lingua di fuori. Era morta senza ombra di dubbio.
Silvano dal frigo prese l'altra bottiglia, quella buona, e bevve più volte per rifarsi delle volte che non aveva bevuto durante la cena. Poi avvicinò la torta e accese le candeline.- Tanti auguroni a te, furbacchione! - si disse, e soffiò a pieni polmoni. Fu bravissimo. Si spensero tutte in un sol colpo! E di colpo si sentì con trenta anni di meno. La sua gioia arrivò alle stelle e si applaudì da solo.La mangiò in pochi bocconi e verso la fine gli tornò su il sapore della fragola.

Un amore last minute
(Racconto finalista al Concorso “Il Cielo in una Stronza”
di Annalisa Dolzan

Ho una joint venture, io, mica un matrimonio. Ieri mia moglie mi fa: "Arthur, ti vedo senza sprint, ti ci vuole un break. Stop ai soliti thriller e scrivi un reportage, ok? Hai bisogno di un turn over, un time out. Sarò la tua personal trainer, la manager del tuo relax. Preferisci un resort, un hotel o una centro wellness? Come? Una mountain bike in un camping? No darling, non fare il no global, per te voglio il top del comfort: ora vado sul web e cerco un last minute per un low cost. Sceglierò in base al know-how degli steward. Il budget un handicap? Ma se la banca online ha alzato il rating dei nostri futures! Con la new economy le azioni hi-tech sono un business. Cosa? La baby-sitter per Carlotta? Ormai è una teenager, con un i-pod e una chewing-gum passa tutto il weekend. Allora, questo tour? New York è sold out. Piuttosto un loft a Hollywood. Wow, che shock! Andrò a tutti gli show: vedrò i musical, le fiction, le star. Farò shopping negli outlet, indosserò shorts trendy e dopo un lifting starò su tutti i magazine. Con uno strip-tease convincerò un talent scout a portarmi in un night per frequentare un master di lap-dance e a quel punto girerò in SUV accompagnata dal boss, assediata dai fan, ai cocktail berrò drink New age, ai party del jet set mangerò roast-beef che smaltirò insieme al jet-lag facendo acqua gym, o magari con un breefing su pop art e design dove flirterò con un reporter in smoking che in chat si spaccia per un serial killer gay. Che stress, vero? Infatti caro, però no panic: mentre io mi occuperò delle public relation tu resterai qui, nella privacy del tuo bungalow, i tuoi jeans vintage e il tuo hobby al call-center. Ma, partner, cosa scrivi su quel block notes?"
Addio Maddalen, vado a farmi una pizza in costier', salutamm' a' sister.

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