giovedì 25 marzo 2010

Mara sfida Vincenzo con "Pippo" Caldoro



Nella corsa alla presidenza della Regione Campania non sono mancati colpi di scena. Il centrodestra è stato a lungo indeciso se candidare o meno l'on. Nicola Cosentino da Casal di Principe, ma il Sultano, dopo averlo fatto suo vassallo in Campania, ha poi deciso di metterlo da parte. La scelta è quindi caduta su Stefano Caldoro, STEFANO CALDORO, S-T-E-F-A-N-O C-A-L-D-O-R-O. Inutile che ci sforziamo, questo nome non dice nulla ai più, ma è stato proprio questo il motivo che ha spinto il Cavaliere a scegliere lui. Avrà pensato, Lui, come posso scegliere un candidato che sappia cavalcare dopo tre anni ancora l'emergenza rifiuti che ha affossato Bassolino e mi ha fatto eleggere a furor di popolo a Palazzo Chigi? Un medico? No, quello meglio per la Calabria. Un prete spretato? No, quello meglio in Lombardia. Un uomo della società civile? No, quelli meglio bruciarli nelle regioni rosse. Chi allora meglio di un'autentica "mazza di scopa" per conquistare la Regione Campania? "Sì - avrà pensato Lui nella sua genialità di uomo di marketing - una mazza di scopa è l'ideale per promettere di spazzare via i rifiuti dalle strade" E questo signor nessuno, giovane rampollo della stagione craxiana, magicamente al governo in quota di un partito che non c'è, è stato scelto a guidare la macchina da guerra berlusconiana. Dall'altra parte è sceso invece in campo Vincenzo De Luca, plurindagato anche per essersi querelato per aver detto di candidarsi quando aveva minacciato di querelare chiunque avesse detto che era in corsa per la Regione. I giornali non l'hanno più scritto ma in compenso i suoi legali hanno sporto contro di lui una querela per diffamazione per aver dichiarato di accettare la candidatura nonostante la sua stessa minaccia di denuncia.

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